Approvato il Disegno di Legge 'Salvaimprese': La Regione Pagherà i Debiti con un Mutuo di un Miliardo

La Regione pagherà i debiti. Approvato il disegno di legge “Salvaimprese”. Mutuo di un miliardo col Ministero

PRESIDENTE. Si passa alla votazione finale per scrutinio nominale del disegno di legge “Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Anticipazione finanziaria alla società Riscossione Sicilia.” (n. 500/A)”.

Indìco la votazione per scrutinio nominale. Proclamo l’esito della votazione per scrutinio nominale: Presenti e votanti : 68; Maggioranza : 35; Favorevoli : 42;  Contrari : 16; Astenuti : 10.  L’Assemblea approva.

Questo il resoconto stenografico ufficiale della seduta dell’Assemblea regionale che ha approvato il disegno di legge chiamato “Salvaimprese”. Un passo importante per l’assestamento dei conti del governo, in vista finalmente del bilancio di previsione 2014, soprattutto alla luce della bocciatura di parti consistenti del documento redatto dall’allora assessore Luca Bianchi, già sostituito in aula dal successore Roberto Agnello, che così  ha fatto il suo esordio sul campo di battaglia.

Per pagare i debiti nei confronti delle imprese contratti dai precedenti governi, come è stato più volte sottolineato in aula, la Regione Sicilia contrarrà un mutuo trentennale di un miliardo di euro direttamente dal ministero dello Sviluppo economico. Le somme per coprire il mutuo proverranno dalle addizionali “Irap” e “Irpef”, di 330,51 milioni per gli anni 2015 e 16.

Il “prestito statale” costerà complessivamente 47,7 milioni nel 2015 e altrettanti l’anno dopo.
Interessante il confronto a Sala d’Ercole, dove il Nuovo Centrodestra ha votato a favore e “Forza Italia” si è astenuta.

La sintesi del significato morale e politico della manovra l’ha fornita uno dei fedelissimi del presidente, Antonio Malafarina (nella foto), che di professione fa il poliziotto: “Credo che oggi finalmente questo Parlamento e il Governo stiano ristabilendo un principio su cui la pubblica amministrazione è sempre intransigente: i debiti si pagano – ha dichiarato -. Ritengo che sia un operazione di giustizia. Un operazione di giustizia perché una Regione deve essere intransigente con se stessa e rispettare quelli che sono i principi giuridici, e soprattutto morali, per i quali i cittadini inadempienti vengono massacrati, e una Regione inadempiente, invece, trova la propria giustificazione.

Perché oggi un Governo Crocetta è costretto a rincorrere debiti precedenti di cui è chiamato a rispondere suo malgrado – ha aggiunto Malafarina – ? Se alcune cose ce le dobbiamo dire, allora diciamocele! Le responsabilità passate purtroppo ricadono su questo Governo che sta facendo veramente i salti mortali per fare quadrare i conti e per assumere un atteggiamento di coerenza e di serietà nei confronti del mondo, non solo produttivo, ma soprattutto dei cittadini”.

“L’approvazione del ddl pagamenti è un ottimo risultato al quale Articolo 4 puntava da tempo – ha commentato il leader del Movimento, Lino Leanza – Pagare servizi e forniture, far fronte agli impegni assunti dalla pubblica amministrazione è un atto dovuto oltre che importante. I debiti vanno pagati. Questo provvedimento rappresenta anche una boccata d’ossigeno per l’economia siciliana visto che metterà in circolo denaro”. Leanza inoltre ha dato atto “alle opposizioni di aver tenuto un comportamento serio e responsabile nell’interesse della Sicilia”

Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia, ha rivendicato: “Grazie all’opposizione intera, l’altra sera, abbiamo potuto varare, abbiamo potuto licenziare questo provvedimento in Commissione; diversamente, a  causa dei dissidi del Partito Democratico, quel provvedimento non usciva dalla Commissione. Lo dobbiamo dire ma, assessore Agnello – e questa è una linea di credito che vogliamo aprire a lei, attenzione – poiché Forza Italia ritiene che il momento è particolarmente difficile, pur non condividendo questo provvedimento.

Per il Nuovo Centro destra, Pietro Alongi, ha spiegato così la posizione di appoggio al disegno: “Spesso il senso della responsabilità politica viene chiamato da qualcuno inciucio. L’inciucio è un’altra cosa: è quando il deputato di opposizione si presenta col piattino in mano dal governatore Crocetta per chiedere un sottogoverno o qualche altra cosa, in cambio dell’appoggio. Quando, invece, un pezzo di opposizione, responsabilmente, vuole sostenere una Sicilia che sta sprofondando, quella è un’altra storia.  Io mi iscrivo a questo pezzo di storia”.

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